giovedì 17 giugno 2010
corso di spagnolo - tè mate
ed ecco il nostro Daniel Di Stasio che abbiamo preso al volo nella sua vacanza dall'Uruguay: un mate preparato secondo la tradizione, servito con tutti gli accorgimenti. Daniel ci ha intrattenuti anche con il racconto di aneddoti legati all'uso del mate in sudamerica.
mercoledì 16 giugno 2010
dr. Ricagno - conferenza Esperanto
Ecco una foto del momento tanto atteso: la conferenza del Dr. Grazieno Ricagno sul valore dell'Esperanto come lingua propeduetica allo studio di altre lingue. Abbiamo avuto la netta sensazione che finalmente la sensibilità pubblica percepisce appieno il valore di questo prezioso strumento di comunicazione. Se siete interessati all'argomento, seguiteci su questo blog (inserite il feed): abbiamo grandi cose in cantiere!!
inglese - pizza fine anno
lunedì 14 giugno 2010
domenica 13 giugno 2010
ESPERANTO - le 16 regole
un ringranziamento
Gruppo Esperantista Mantovano - esperanto.mantova@esperanto.it
tel 339 1522925 349 4217832
Esiste solo l’articolo determinativo
Tutti i sostantivi terminano in ‘o’ e per il plurale prendono la ‘j’
Tutti gli aggettivi terminano in ‘a’
I numerali sono invariabili
I possessivi si formano aggiungendo ‘a’ ai pronomi personali (mi, vi, li – ŝi – ĝi, ni, vi, ili)
Il verbo al presente termina in ‘as’, al passato in ‘is’, al futuro in ‘os’, al condizionale in ‘us’, all’ infinito in ‘i’
Gli avverbi terminano in ‘e’
Esiste solo il caso accusativo che termina in ‘n’
Ogni parola si pronuncia rigorosamente com’è scritta
L’accento tonico cade sempre sulla penultimna vocale
Le parole composte si formano per semplice unione delle radici; la parola più importante va messa alla fine
Non ci può essere una doppia negazione all’interno di una frase
Per indicare la direzione, le parole prendono la desinenza dell’ accusativo
Ogni preposizione ha un significato preciso
Le parole straniere vengono inserite nella lingua con l’ortografia dell’ esperanto
Si possono tralasciare le vocali finali del sostantivo e dell’ articolo, sostituendole con l’ apostrofo, per ragioni di eufonia, per esigenze poetiche.