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martedì 8 febbraio 2011

poesia romena

la nostra Ramona ci manda un suo lavoro e un quesito, eccovi il tutto, forza col dibattito!!

http://revtraduzioni.blogspot.com/

Sono Ramona Vanghel, traduttrice freelance di madrelingua romena. Ho frequentato il corso annuale per traduttori e interpreti LACORTEWEB nel 2010. Questo blog è nato dal mio grande desiderio di condividere con voi alcuni brani, da me tradotti, estratti da opere letterarie romene nonché di poesie di autori romeni contemporanei. Fra i tanti poeti e narratori che arricchirono con le loro metafore la cultura romena del ventesimo secolo ho scelto, per adesso, Marin Sorescu, Ana Blandiana, Lucian Blaga, Geo Bogza e Octavian Paler. I testi originali possono essere facilmente reperibili in internet.

Ecco un mio quesito ai colleghi riguardo la traduzione della poesia "Dovremmo". L'ultimo verso dell'originale, tradotto alla lettera, sarebbe: "Come un chicco d'uva, come un pisello, come un chicco di grano..." Sebbene in romeno suoni benissimo, non me la sono sentita di lasciare la parola "pisello", perché in italiano viene associata anche ad altre cose, vero? Secondo me se lasciavo "pisello", avrei rovinato l'immagine poetica, allora ho sostituito "un pisello" con "un chicco di caffè" per la sua dimensione intermedia, fra il chicco d'uva e il chicco di grano... Che ne pensate?
"Noi scompariremmo sempre di più, diventando sempre più piccoli,
Come un chicco d'uva, come un chicco di caffè, come un chicco di grano..."

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